Trattamento estetico di una recessione singola in una riabilitazione protesica a supporto dentale

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PERIODONTOLOGY

INTRODUZIONE

Il trattamento di una recessione gengivale trova la sua indicazione per motivi estetici e per ipersensibilità dentinale in pazienti con elevato standard di igiene orale. (AAP1996).

L’obbiettivo primario nel trattamento estetico delle recessioni è rappresentato dalla completa copertura radicolare mentre altri obbiettivi che si possono ottenere sono il guadagno di attacco clinico, l’aumento della gengiva cheratinizzata e la riduzione della sensibilità dentinale. (Cairo et al 2008).

Essendo un trattamento eseguito principalmente a scopo estetico è importante valutare non solo il grado di copertura radicolare, ma anche l’integrazione estetica dei tessuti nelle zone adiacenti. (Cairo et al 2008, 2009).

Le recessioni gengivali possono essere singole o multiple; di seguito analizzeremo il trattamento di una recessione singola nell’ambito di un piano di trattamento estetico di un paziente con una protesi a supporto dentale.

Differenti tecniche chirurgiche sono state proposte nel trattamento delle recessioni singole

  • lembi peduncolati: a spostamento coronale o laterale;
  • lembi liberi: innesti epitelio connettivali;
  • tecniche miste: lembi a spostamento coronale associati ad innesti connettivali sub epiteliali, a membrane riassorbibili, ad emdogain, a matrice cellulare adermica, a plasma arricchito di piastrine).

I risultati di diverse revisioni sistematiche della letteratura(Cairo et al 2008, Chambrone et al 2010) indicano come il lembo a spostamento coronale costituisce una tecnica affidabile nell’ottenere la completa copertura radicolare, e i risultati sono ancora migliori quando viene associato un innesto connettivale sub epiteliale (Pini Prato et al 2010) o Emdogain (Castellanos 2006,Pilloni 2006).

 

DESCRIZIONE DEL CASO CLINICO

Il caso che segue (Fig. 1) fa riferimento a una paziente di quarantacinque anni di età, in buone condizioni generali di salute (ASA I), desiderosa di migliorare da un punto di vista estetico il manufatto protesico, ancorato all’elemento 1.3, con un’estesione mesiale per l’assenza dell’elemento 1.2. La paziente non intendeva sottoporsi a interventi di chirurgia implantare, per cui si è ritenuto opportuno eseguire un intervento di chirurgia plastica parodontale, al fine di ristabilire una più congrua armonia tra i tessuti molli superficiali e la nuova riabilitazione protesica.

A, B. Visione frontale del viso e del sorriso della paziente.

C. Visione intraorale frontale.

D. Visione dell’overbite delle arcate della paziente.

E. Immagine radiografica della protesi fissa a sostegno dentale con estensione mesiale in posizione 1.3-1.2.

F, G, H, I. Immagini intraoperatorie e postoperatorie relative all’intervento di chirurgia plastica parodontale di lembo riposizionato coronalmente.

L, M. Visione frontale del secondo sestante, intra- ed extraorale.

DESCRIZIONE INTERVENTO CHIRURGICO

Una volta eseguita l’anestesia plessica loco regionale mediante infiltrazioni nel fornice vestibolare si misura l’entità della recessione.

Si riporta la misura sulle papille mesiale e distale e si approntano due incisioni oblique divergenti.

Lo scollamento avviene secondo una tecnica variata che prevede uno spessore parziale delle papille chirurgiche,uno spessore totale dell’area apicale alla recessione (per preservare il massimo spessore del tessuto) ed uno spessore totale esponendo 3 mm apicale alla cresta ossea.

Una volta ottenuto lo scollamento si eseguono le incisioni a spessore parziale profonde (con il bisturi parallelo e adeso al piano osseo) e le incisioni superficiali (cambiando l’inclinazione del bisturi e rimanendo molto superficiali) per rendere il lembo passivo eliminando le trazioni muscolari.

Si esegue la levigatura radicolare dell’area di perdita d’attacco (data dall’entità della recessione sommata alla porzione sondabile). Si effettua la disepitelizzazione delimitando adeguatamente l’area di sovrapposizione del lembo spostato coronalmente e si effettua una sutura che prevede punti staccati lungo le incisioni oblique e una sutura coronale sospesa ancorata alla porzione palatale dell’elemento dentale.

La paziente è inserita in un programma di richiamo settimanale per 4 settimane dalla seduta chirurgica in cui durante i controlli viene eseguita la rimozione della placca batterica con coppetta e pasta da profilassi.

Alla paziente è stato raccomandato di non spazzolare nelle sedi dell’intervento; assumere per i primi giorni cibi morbidi e freddi e masticare dal lato opposto. Il controllo della placca è stato effettuato con sciacqui alla clorexidina 0,12% 3/die per 2 settimane istruendo la paziente a non eseguirli in modo energico ma tenendo il collutorio nella zona trattata inclinando leggermente il capo per evitare di destabilizzare il coagulo e creare pressioni in corrispondenza dei tessuti trattati; l’uso di clorexidina è proseguito per altre 2 settimane anche dopo rimozione delle suture.

E’ stata Prescritta una terapia antinfiammatoria con ibuprofene 600 mg 2/die per i primi 1-2 giorni, poi al bisogno. La rimozione delle suture è stata eseguita dopo 2 settimaneassociata a polishing con coppette e pasta da profilassi al fine di rimuovere la placca batterica. Dopo un mese la paziente ha ripreso l’utilizzo dello spazzolino manuale a setole morbide utilizzato con tecnica “ a rullo”; gradualmente sono stati reintrodotti spazzolino manuale a setole medie e presidi igienici interprossimali. Ad ogni controllo è stato eseguito il polishing con coppette e pasta da profilassi.

BIBLIOGRAFIA

  • American Accademy of Periodontology (1996) Consensus report on Mucogingival Therapy.Proceedings of the World Workshop in Periodontics. Annals of Periodontology I,702-706.
  • Cairo F., Pagliaro U., Nieri M. Treatment of gingival recession with coronally advanced flap procedures: a systematic review. J Clin Periodontol 2008; 35(Suppl 8): 132-162.
  • Cairo F., Rotundo R., Miller PD,Pini Prato GP. Root coverage esteti score:a system to evaluate the esteti out come of the treatment of gingival recession through evaluation of clinical cases.J Periodontol 2009;80: 705-710.
  • Chambrone L, Flavia Sukekava, Mauricio G Araujo, Francisco E. Pustiglioni, Luiz Armando Chambrone, and Luiz A. Lima. Root- converage procedures for the treatment of localized recession-type defects: A Cochrane systematic review. J Periodontol 2010; 81:452-478.
  • Pini Prato GP,Cairo F.,Nieri M.,Franceschi D., Rotundo R. and Cortellini P. Coronally advanced flap versus connective tissue graft in the treatment of multiple gingival recessions: a split-mouth study with a 5-year follow up. J Clin Pariodontol 2010; 37:644-650.
  • Castellanos, A. T., de la Rosa ,M. R., de la Garza,M & Cafese, R.G. Enamel matrix derivate and coronal flap to cover marginal tissue recessions, Journal of Pariodontology 77, 7-14.
  • Pilloni P, Paolantonio M &Camargo P.M. Root coverage with coronally positioned flap used in combination with esame matrix derivative: 18 month clinical evaluation. Journal of Periodonology 77, 2031-2039.
chirurgia gengivale, chirurgia mucogengivale, diagnosi, protesi dentale, recessione
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